Male l'Italia (8,3) disastro Spagna (20,8). La Germania scende al 7 per cento
Victor Castaldi
Continua ad aumentare la disoccupazione in Europa: in settembre, secondo i dati Eurostat, il tasso è salito al 10,1% nell'Eurozona (dal 10% di agosto) ed è rimasto stabile al 9,6% nell'Ue a 27 paesi. E' il dato peggiore da quando è entrato in circolazione l'euro. In Italia, i disoccupati sono aumentati dall'8,1% di agosto all'8,3%.
Secondo le stime di Eurostat, 23,109 millioni di uomini e donne erano disoccupati nel mese scorso, di cui 15,917 millioni nei 16 paesi dell'Eurozona. Rispetto ad agosto, il numero dei disoccupati è aumentato di 71 mila nell'Ue27 e di 67 mila nella zona euro. In un anno, sono aumentati di 656 mila in Ue e di 424 mila nell'area Euro. I livelli piu' bassi di disoccupazione sono quelli di Olanda (4,4%) e Austria (4,5%), mentre i più elevati sono quelli di Spagna (20,8%), Lettonia (19,4% nel secondo trimestre), Estonia (18,6%) e Lituania (18,2%). Rispetto a un anno fa, nell'Eurozona la disoccupazione è salita dal 9,8% al 9,9% fra gli uomini e dal 9,9% al 10,3% fra le donne. Quanto al dato sui giovani sotto i 25 anni, è pari al 20% nell?Eurozona (20,2% un anno fa); i tassi più bassi sono stati registrati in Germania (8,5%), Olanda (8,6%) e Austria (8,9%) e quello più elevato in Spagna (42,5%). In settembre, la disoccupazione negli Stati Uniti era pari al 9,6%, mentre in agosto era del 5,1% in Giappone.
Insomma, nella locomotiva d'Europa, la Germania sembra l'unico grande paese ad avere una marcia in più, I dati sulla disoccupazione di ottobre, così positivi che il ministro del Lavoro, Ursula von der Leyen non aveva potuto fare a meno di anticiparne il valore più rilevante. I disoccupati sono calati sotto la soglia psicologica di 3 milioni, per la prima volta dal novembre 2008 ma se si guarda ai soli mesi ottobre si tratta del livello più basso da ben 18 anni: dal 1991, niente male in questi tempi di crisi nera. Nella prima economia dell'area euro si sono contati 2 milioni 945 mila disoccupati, 86 mila in meno in un mese a riflesso sia ai miglioramenti stagionali, sia alla solidità della ripresa economica. Da mesi dalla Germania giungono segnali che riflettono un netto miglioramento dei fondamentali dell'economia superiore a moltei altre capitali Tanto che finora i dati aggregati su tutta l'area euro hanno mostrato una disoccupazione inchiodata al 10,1 per cento, da cinque mesi il livello più elevato dal lancio della valuta unica. Il governo tedesco ha recentemente rivisto al rialzo, raddoppiandole le previsioni di crescita economica sul 2010, Pil al più 3,4 per cento, seppur mantenendo la cautela sul 2011 su cui stima un rallentamento al più 1,8 per cento.
Liberazione 30/10/2010, pag 2
Nessun commento:
Posta un commento