giovedì 4 agosto 2011

La battaglia contro la precarietà si può vincere nonostante Tiraboschi

Bergamo Multiservices

Mauro Rossi
La complicata vicenda dei collaboratori della Isonzo Multiservices si è conclusa con un accordo di stabilizzazione lo scorso 23 maggio 2011. In quella data è stata finalmente raggiunta presso la sede di ConfCooperative Bergamo l'intesa tra Nidil-Cgil, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e la coop Isonzo Multiservices sulla stabilizzazione degli oltre 400 soci collaboratori a progetto impiegati nelle 14 filiali sparse nel Nord Italia.
Sin dall'autunno 2009 Nidil e Filt di Bergamo avevano chiesto per i lavoratori che svolgono mansioni di corrieri e spedizionieri per aziende del calibro di Dhl e per altri committenti secondari, la stabilizzazione e l'applicazione del Contratto nazionale della Logistica, Trasporto merci e Spedizioni. Nel corso della trattativa le richieste sono poi state condivise anche da Cisl e Uil e, a seguito della sindacalizzazione di altre unità locali nel nord Italia, negli ultimi mesi la trattativa si era spostata sul piano nazionale. Era stato anche indetto uno sciopero per il 18 maggio, successivamente sospeso in seguito alla comunicazione dell'azienda, che riapriva il confronto superando le rigide logiche degli incontri precedenti.
Nell'incontro del 23 maggio si è raggiunto un accordo che prevede la trasformazione scaglionata dei soci collaboratori a progetto in soci lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato e con l'applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) "Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni".
Le unità produttive di Bergamo, Crema e Verona saranno coinvolte nella prima tranche di trasformazioni che avverrà, a seguito di un accordo territoriale che ne definirà i dettagli, tra il giugno e il dicembre 2011. Ci saranno successivamente altri 4 scaglioni semestrali per la trasformazione dei contratti nelle altre unità operative, che si concluderanno fra il luglio e il settembre 2013.
Nell'accordo si dà la possibilità, per i lavoratori giovani con età inferiore ai 29 anni, di utilizzare l'apprendistato ma tenendo conto dell'anzianità di collaborazione (che pertanto verrà considerata come parte di apprendistato già compiuto).
Ricordiamo che per i collaboratori dell'Isonzo l'Ufficio vertenze della Cgil di Bergamo aveva vinto due cause (di cui una in appello) proprio sulla contestata legittimità dei contratti di collaborazione a progetto per la mansione di corriere e sulla contestata legittimità della certIficazione di tali contratti operata dalla Commissione di certificazione dell'Università di Modena, presieduta dal noto professor Michele Tiraboschi, consulente del ministro Sacconi. Le sentenze hanno contribuito certamente e positivamente nella trattativa apertasi con l'azienda.
L'accordo firmato è un ottimo risultato per gli oltre quattrocento lavoratori con contratto a progetto che, attraverso questa progressiva stabilizzazione, escono dall'area grigia della precarietà, vedendo quindi riconosciuti, anche per loro, i diritti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Questo accordo sconfessa l'abitudine dell'attuale governo di interpretare con "manica larga" i limiti imposti dalla legge sull'utilizzo del contratto a progetto. Inoltre, in un periodo di forti divisioni, è da sottolineare la positiva unità sindacale costruita nella vertenza. Non dimentichiamo che in Isonzo Multiservices vigeva un accordo separato sui contratti a progetto. Oggi siamo ad un accordo unitario che garantirà l'uscita dalla precarietà a oltre 400 lavoratori, oltre a costituire un precedente per tutte quelle aziende del settore spedizioni che hanno utilizzato e utilizzano lo stesso tipo di contratto.


Liberazione 16/06/2011, pag 10

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