giovedì 4 agosto 2011

Pisa. Cobas: «Le multe per legge non devono ripianare i bilanci»

Pisa Pubblica amministrazione

Federico Giusti
I Cobas del pubblico impiego si fanno promotori di una campagna per utilizzare i proventi del codice della strada non per i bilanci delle amministrazioni.
La Corte dei Conti è recentemente intervenuta in materia di risorse destinate all'assistenza della polizia municipale
L'articolo 208 del D.Lgs 30 aprile 1992, n. 285 stabilisce che i proventi delle sanzioni amministrative per le violazioni previste dal codice della strada siano devoluti al Comune o alla Provincia quando l'accertamento è realizzato dalla polizia municipale o della Provincia
Una quota del 50 per cento dei proventi spettanti è destinata ad alcune finalità quali il miglioramento della circolazione sulle strade, il potenziamento della segnaletica stradale, i piani urbani ed extraurbani del traffico, interventi a favore della mobilità ciclistica.
In tempi di tagli agli enti locali, un uso virtuoso di questi soldi avrebbe una doppia valenza sociale e di incremento salariale per il personale.
La denuncia arriva dai Cobas del pubblico Impiego che contestano da una parte le ordinanze dei sindaci come strumento repressivo.
Uno degli epiecntri della protesta è a Pisa dove le ordinanze "antiborsoni" del sindaco Filippeschi hanno creato un clima di tensione con i migranti che sbarcano il lunario vendendo accendini e souvenir. Proprio in questi giorni alcuni commercianti, sostenuti dalla destra, hanno invocato nuovi interventi repressivi "contro i venditori abusivi".
La sentenza della Corte dei Conti (426 del 9 ottobre 2000) ha ammesso la possibilità di destinare questi proventi anche alla previdenza integrativa del personale di polizia municipale, ma - dicono i delegati Cobas - visti i risultati della previdenza integrativa pensiamo sia un'arma a doppio taglio. I rendimenti medi annui rispettivamente del 2,51% (Cometa) e del 2,69% lordi (Fonchim). Il Tfr, invece, ha reso negli stessi anni al netto di tutte le spese anche quelle fiscali più del 3% medio annuo garantendo capitale e un rendimento minimo anno per anno dell'1,5% più il 75% del tasso d'inflazione calcolato dall'Istat. Quindi quale uso dei proventi delle multe? Misure e interventi per accrescere la sicurezza stradale, per migliorare le condizioni lavorative del personale attraverso progetti incentivanti, assunzioni di vigili stagionali, acquisto di mezzi di lavoro più moderni ed efficienti, avvalersi insomma degli strumenti di legge per migliorare le condizioni lavorative del personale della polizia municipale e provinciale.


Liberazione 16/06/2011, pag 11

Nessun commento:

Posta un commento